Primo Piano

La Rete Professioni Tecniche è stata ricevuta in audizione dalle commissioni riunite VII (Cultura) e XI (Lavoro) della Camera dei Deputati per discutere della sicurezza degli edifici scolastici e della responsabilità dei dirigenti. Il serrato e costruttivo confronto è stato incentrato, in particolare, sulle due proposte di legge concernenti la responsabilità dei dirigenti in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro (A.C.3830 del 13 maggio 2016) e di sicurezza degli edifici scolastici (A.C. 81 del 5 luglio 2016). La prima proposta, a firma Pellegrino, prevede che i dirigenti scolastici siano esentati da qualsiasi responsabilità, onore civile, amministrativo e penale se assolvono tempestivamente all’obbligo di richiesta di interventi strutturali di manutenzione. La seconda proposta, a firma Carocci, prevede che il dirigente abbia l’obbligo di vigilanza solo per i rischi attinenti all’attività scolastica, mentre la valutazione dei rischi strutturali degli edifici e l’individuazione delle misure necessarie a prevenirli siano a carico dell’ente proprietario.

Nell’accogliere con favore entrambe le proposte di legge, al termine dell’incontro la Rete si è così espressa: “La sicurezza nelle scuole è un tema delicatissimo e non può contemplare sconti o dubbi in tema di responsabilità. Dobbiamo dire con chiarezza che questo onere non può essere conferito a chi non possiede le competenze necessarie per una corretta valutazione. Le proposte di legge, che condividiamo, affermano chiaramente che la responsabilità dei dirigenti scolastici debba essere limitata alla sicurezza connessa all’attività didattica. La sicurezza relativa agli edifici deve essere posta a capo degli enti locali, proprietari degli edifici. A questo proposito, riteniamo che l’attività di monitoraggio delle scuole debba essere demandata ai professionisti tecnici che garantiscono, tra l’altro, la terzietà della valutazione. Senza contare il fatto che, in molti casi, gli enti locali, soprattutto quelli di piccole dimensioni, non hanno i mezzi per provvedere in proprio. Il monitoraggio, oltre tutto, deve essere reiterato nel tempo, dal momento che le condizioni degli edifici scolastici possono mutare nel corso degli anni. I professionisti tecnici italiani, grazie anche al fatto di avere imparato a fare rete, garantiscono una presenza capillare nel territorio e risultano le figure professionali più idonee per garantire il corretto svolgimento di queste attività”.

In aggiunta al contenuto delle proposte di legge, dunque, la Rete ha chiesto che, in virtù del principio di sussidiarietà (affermato nell’art.5 della legge 81/2017), i dirigenti scolastici vengano affiancati e supportati da professionisti iscritti agli Albi delle professioni tecniche, nell’ambito delle rispettive competenze, in modo che valutino i rischi strutturali degli edifici, individuando le misure necessarie a prevenirli.