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In una società che invecchia aumenta la domanda di salute. Con una spesa sanitaria crescente e un'organizzazione che si scontrerà con una già prevista carenza di personale, la sostenibilità del SSN poggia sull’efficacia e l’appropriatezza delle cure e sull’uso intelligente delle risorse e dei dati digitalizzati per fare ricerca, prevenire e curare sulla base di evidenze scientifiche nazionali e internazionali, con i modelli di cura più adeguati.

Gli operatori, ciascuno con i propri sistemi informativi, sono chiamati sempre più a comunicare tra loro normalizzando i dati, rendendoli interpretabili e riconducendo a univocità le diverse informazioni sanitarie. La miglior cooperazione operativa tra i clinici e la collaborazione tra tutti gli attori dell'ecosistema consente di monitorare in tempo reale l'uso delle risorse, misurando e ridefinendo i processi di cura e i relativi costi sulla base di risultati effettivi raccolti.

L’interoperabilità tra i sistemi gioca un ruolo essenziale e primario. Contribuisce alla sostenibilità finanziaria impiegando le risorse “più appropriate” durante il percorso diagnostico e clinico del cittadino. L’impatto PNRR sarà così constatabile nel nostro quotidiano e farà la differenza nella gestione della sanità e delle emergenze dei cittadini italiani e internazionali che visiteranno l'Italia.

Di tutto questo si parlerà nel convegno “Digital health information superhighways” organizzato dal CNI, dal Comitato C3i del CNI e dal Centro Studi americani, in programma a Roma il prossimo 3 novembre. L’incontro vedrà gli interventi introduttivi di Armando Zambrano (Presidente CNI) e di Roberto Sgalla (Direttore Centro Studi Americani), mentre i lavori saranno aperti dall’ex Ministro della Salute Beatrice Lorenzin. Seguirà il dibattito moderato da Alessandro Astorino, Coordinatore del Consiglio Operativo del C3i. 

 

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